Efrem Sabatti - Psicologo a Brescia

ELIMINARE PERSONE E ABITUDINI TOSSICHE


ELIMINARE PERSONE E ABITUDINI TOSSICHE

Inutile raccontarcela, ciascuno di noi ha una dose di “tossicità” che deve tollerare e, complessivamente, questa condizione non ci avvelena.



Anzi, come il mitico sovrano Mitridate, assumere piccole quantità di veleno può aiutarci a diventarne immuni.

Come sosteneva però Ippocrate (oggi sono in vena di citazioni storiche …) “è la dose che fa il veleno” e, quando viviamo in contesti o con persone o con abitudini troppo tossiche, ecco che tale situazione si rivela estremamente deleteria per il nostro benessere, il nostro equilibrio e la nostra felicità.

Quindi?

Oggi parliamo proprio di questo.

Come liberarci di quelle tossicità che ci avvelenano, ci appesantiscono, ci portano a vivere la vita con il freno a mano tirato.

Un primo aspetto riguarda la modifica di quelle abitudini tossiche che ci fanno male: mangiare male, non fare sport, rimanere ore di fronte a smartphone o a televisione guardata in maniera distratta, senza che davvero ci interessi quello che esce dallo schermo.

Perchè lo facciamo allora, se parte di queste attività non ci fanno bene e, in molti casi, neppure ci piacciono?

In realtà, come è evidenziato anche in importanti studi dell’Università di Chicago, esiste il fenomeno dell’experience reloded, ossia di quel fenomeno in base al quale, per il semplice fatto che una azione viene continuamente ripetuta, diventa intrinsecamente piacevole.

Il cervello premia la ripetizione in termini ri ricompensa positiva.

È il fenomeno che sta alla base della costruzione di una abitudine.

Quindi?

Due regole per uscire dalla trappola dell’abitudine:

la prima è andare con calma e introdurre piccolissimi cambiamenti, per evitare, facendo il passo troppo più lungo della gamba, di incontrare la resistenza e di abbandonare il progetto di cambiare. Cambiamo molto più facilmente per gradi piuttosto che per rivoluzioni (anche se ciò è comunque possibile).

La seconda regola è che il cambiamento, proprio per soppiantare la piacevolezza dell’abitudine, dovrebbe essere dal punto di vista emotivo almeno tre volte più piacevole e gratificante dell’abitudine che vogliamo abbandonare (effetto Gottmann).



L’altro aspetto complicato: come faccio ad eliminare le “persone tossiche”.

Questo secondo aspetto apre un’altra implicazione più difficile: la gestione delle relazioni con tutte le implicazioni in termini di senso di colpa, timore del giudizio, ecc…

Spesso tale problematica ha anche a che fare con il rispetto dei confini.

La fatica a dire di “No, a porre un limite, a non essere raggiungibili (aspetto sempre più difficile in un momento storico in cui possiamo essere contattati in qualunque momento tramite i dispositivi).

Insomma.

Non è sicuramente facile, sia per la questione “morale” sia per una evidente fatica alla disconnessione.

Non esiste chiaramente una ricetta, ma tante piccole soluzioni che sommate però hanno il potere di cambiare drasticamente il peso specifico delle relazioni tossiche della nostra vita.

Un primo consiglio è quello di inserire nelle richieste altrui una formula intermedia tra il “no” (che per molte persone è difficile da dire) e il “si” che rappresenta in molti casi una violenza verso di noi.

Eccola: “vorrei, ma ora non posso. Se vuoi riesco il …” questa modalità contemporaneamente dice “sì” e “no” perché non chiude definitivamente, ma mi mette in condizione di decidere quando e come farlo. Oppure “vorrei ma non posso. Se vuoi posso darti il contatto di …” anche in questo caso non rifiuto, ma lascio che sia l’altra persona a decidere se accettare la controproposta (che mi è più funzionale).



Come si può ben immaginare queste due indicazioni sono solo una piccolissima parte dei suggerimenti che potrebbero essere dati e che, per ovvi motivi, non possiamo analizzare con eccessiva dovizia.

Un aspetto però accomuna la maggior parte delle strategie.

Seguono la tattica di mettere il piede nella porta per fare spazio gradualmente a tutto il corpo. In altri termini ciò che voglio prenda piede e attecchisca deve iniziare dal piccolo e crescere progressivamente.

È troppo difficile in molti casi iniziare a dire no e bloccare le persone tossiche, così come interrompere una abitudine tossica, ma se progressivamente allargo con gradualità lo spazio del cambiamento, arriverò a grandi risultati avendo fatto solo piccoli scostamenti quotidiani.



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