Efrem Sabatti - Psicologo a Brescia

I "nuovi" disturbi del comportamento alimentare


I "nuovi" disturbi del comportamento alimentare

Le problematiche connesse ai disturbi dell’alimentazione rappresentano da molto tempo un problema sociale di enorme impatto,


soprattutto in quest’ultimo periodo, nel quale si sta osservando la presenza di nuove forme di disturbi alimentari. Queste situazioni “ibride”, pur non soddisfacendo completamente i criteri necessari per diagnosticare una anoressia, una bulimia o un’obesità endogena, non sono più sottovalutabili. Stiamo parlando della cosiddetta BED, sigla che significa letteralmente Binge Eating Disorder o sindrome da iperfagia incontrollata. La BED, o meglio le BED, si caratterizzano per comportamenti di alimentazione incontrollata e con presenza di abbuffate, come nella bulimia nervosa, ma priva in molti casi di comportamenti compensatori tipici di quest'ultima, quali il vomito, l’uso di farmaci diuretici o lassativi digiuni di penitenza. Si differenziano anche dalla anoressia perché non determinano gli stessi effetti di quest’ultima: perdita di peso eccessivoScanty or absent menstrual periods, mestruazioni scarse o assenti,Thinning hair diradamento dei capelli, pelle secca, Dry skin uBrittle nailsnghie fragili, Cold or swollen hands and feet sBloated or upset stomachtomaco gonfio o turbato, aumento della Downy hair covering the bodypeluria sul corpo abbassamento della Low blood pressure pressione sanguigna, osteoporosi, affaticamento fisico e cardiaco, nonché distorsione dell’immagine di sé, rifiuto del cibo, sottovalutazione del problema, depressione e presenza di rituali ossessivi. Nonostante ciò, BED risulta essere un problema estremamente presente e disturbante, in quantoFatigueDistorted perception of self (insisting they are overweight when they are thin) What To Watch Forè espressione molto spesso di una conflittualità emotiva che determina sofferenza psicologica e che si accanisce sul corpo come bersaglio e fulcro di altri problemi. Generalmente la personalità di soggetti più inclini allo sviluppo di questa disfunzione alimentare si caratterizza da: frequente paura di essere delusi e di deludere a loro volta e alta vulnerabilità alle critiche, timore di essere inadeguati fisicamente, tendenza a tratti infantile a fantasticare futuri poco realistici (principe azzurro, la famiglia perfetta, il lavoro da sogno) con grossa frustrazione nello scontro con la realtà ed elevata tendenza all’emotività, che poi si scarica impulsivamente nel cibo. Da un punto di vista psicologico le iperfagie rappresentano modalità disfunzionali utilizzate dai pazienti per proteggersi da paure personali e insicurezze e per scaricare l’aggressività o lo stress per una problematica difficilmente affrontabile. Attraverso la gratificazione immediata del cibo si riduce l’accumulo di tensione, senza però acquisire una reale capacità di affrontare radicalmente la problematica di base. Alla luce di queste osservazioni è importante non sottovalutare e considerare tale situazione come più ampia di una “semplice” cattiva abitudine. Dr. Efrem Sabatti _ www.psicologobresciasabatti.it  

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